Un altro bicchiere di latte fresco!

08.07.2013

Vacanze in agriturismo, vendita diretta di generi alimentari, gestione di masi e mescite: gli agricoltori esercitano oggi un'attività molto varia, che negli ultimi anni è stata oggetto di profondi mutamenti e che può celare qualche insidia.

Gli agricoltori, posti di fronte a nuove sfide, si stanno trasformando sempre di più in imprenditori che coltivano nuovi prodotti, si specializzano in particolari ambiti o sono alla ricerca di nuove idee per battere la concorrenza. E così, da un lato, molti contadini cercano di assicurarsi fonti di reddito secondarie rispetto alla loro attività principale (coltivazione di ortaggi e allevamento di bestiame), commercializzando frutta, verdura e latticini di produzione propria, offrendo le cosiddette "vacanze in agriturismo" o gestendo osterie in cui vengono offerti prodotti tipici. Il successo dell'agricoltura in questi settori è dimostrato dai dati diffusi dall'Istituto di statistica provinciale (Astat), che ha rilevato come i pernottamenti nei masi siano cresciuti, dal 2011 al 2012, di quasi il 10%, a fronte di un più modesto aumento del 2% registrato dal settore turistico nel suo complesso. "Di conseguenza, è sempre più importante ricorrere a forme di tutela assicurativa su misura, tarate sulle esigenze specifiche", ci rivela Robert Asanger di Raiffeisen Servizi Assicurativi.

Rischi molteplici
Le insidie che minacciano la proprietà degli agricoltori sono numerose: i principali ambiti di tutela continuano a essere le polizze aziendali e quelle di responsabilità civile familiare, così come l'assicurazione incendio per la casa e il maso. Infatti, un fulmine è sufficiente a danneggiare stalla e macchinari; inoltre, il contadino è tenuto a rispondere degli eventuali danni arrecati a terzi, riconducibili alla sua attività o agli animali tenuti in fattoria. In tutti questi casi, la polizza della responsabilità civile lo protegge da ogni possibile conseguenza finanziaria.

Una copertura per le attività secondarie
"Se un agricoltore esercita attività secondarie, è esposto a ulteriori rischi legati alla sua responsabilità, che non devono essere sottovalutati", ci riferisce Asanger. Analogamente alle imprese industriali, anche quelle operanti nell'agricoltura rispondono per gli articoli di produzione o di lavorazione propria. Se un contadino, ad esempio, vende succhi fatti in casa, è responsabile se il prodotto non è ineccepibile. Anche l'assistenza degli ospiti di un agriturismo non è esente da rischi: proprio le numerose attività offerte ai clienti possono essere fonte di danni personali e materiali, che spaziano dalla semplice ammaccatura di una vettura posteggiata al ferimento di un bambino da parte degli animali della fattoria. "Se l'agricoltore organizza attività secondarie, è bene verificare la

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